La seicentesca Villa della Regina è situata nella collina a ridosso del quartiere Borgo Po, a breve distanza da Piazza Gran Madre e da Piazza Vittorio Veneto e quindi dal centro storico di Torino.
La Villa, edificata per volere di Maurizio di Savoia e ceduta poi a sua moglie Ludovica di Savoia, divenne, nel corso del Settecento, residenza delle regine sabaude.
Nel 1805, durante l'occupazione francese, vi dimoró anche Napoleone Bonaparte.
Dal 1869 divenne la sede dell'Istituto Nazionale delle Figlie degli Ufficiali che combatterono durante le Guerre di indipendenza italiane. Nel corso del regno di Umberto I diversi arredi furono trasferiti al Palazzo del Quirinale, tra cui le porte interne e la celebre libreria eseguita dall'ebanista Pietro Piffetti. Dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la Villa è caduta in un lungo degrado.
Dal 1994 l'edificio e i suoi giardini sono stati presi in gestione da parte della Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte, che ne ha avviato un profondo ed accurato restauro.
Dal 2007 Villa della Regina è stata riaperta ed è visitabile assieme ai suoi giardini, dove dal 2008 è stata riportata in vita la sua celebre vigna.