Dal sapore fine e delicato, il formaggio Raschera è uno dei DOP piemontesi. A seconda del luogo di produzione è denominato Raschera di alpeggio o semplicemente Raschera.

Il
formaggio Raschera è nato secoli fa, lassù dove l’azzurro di un lago si perde nell’azzurro del cielo.
E proprio il
Lago Raschera, ai piedi del
Monte Mongioie, ha dato il nome a questo formaggio dal sapore fine e delicato.
Il
Raschera di Alpeggio nasce nei
pascoli d’altura, dove il vento profuma le erbe portando loro gli aromi che raccoglie nel suo girovagare.
Da sempre i malgari, nel periodo estivo, portano i loro armenti a pascolare in questi pascoli alpini, che, essendo
a cavallo tra il Mar Ligure e la Pianura Padana, usufruiscono di un clima piuttosto piovoso.
Questo fattore, rafforzato dal fatto che la vicinanza del mare addolcisce il clima, determina una considerevole ricchezza vegetale che dà a questi pascoli uno spiccato interesse botanico per le varie specie erbacee presenti, al punto che si contano più di cento endemismi.
La
ricchezza e la varietà di queste erbe fa sì che anche le caratteristiche del latte assumano
sapori e profumi tipici di questa area.
Di conseguenza il formaggio prodotto con una simile materia prima assume sfumature di sapori irripetibili in altre zone.
Un altro fattore che fornisce un ulteriore elemento di caratterizzazione del clima e quindi dell'ambiente è la cosidetta
"eliofania", vale a dire la misurazione delle ore di Sole nell'arco di un anno, che raggiunge una esposizione che varia da un minimo di 8 ore ad un massimo di 15 ore giornaliere.
E' quindi con la combinazione di fattori quali luce, erbe, acqua, aria e …tradizione che si produce il
Raschera di alpeggio.
Durante il periodo invernale poi i malgari vanno a svernare nei Comuni della Pianura Cuneese, e continueranno a produrre un formaggio con uguale metodologia casearia ma con sapore diverso e che si chiamerà semplicemente
Raschera.
Tutto questo
da centinaia di anni, per cui dietro a questo gioiello caseario c'è tutta una cultura di piccoli atti che non hanno fatto la grande Storia, ma che sono stati la Vita di intere generazioni di montanari e di pastori in simbiosi con una Natura benevola e ricca di risorse, che bisogna saper cogliere interagendo con maestria.
In fondo il formaggio è un prato che, grazie alle mucche, diventa latte che poi l'uomo lavora, creando a volte, come nel caso del
Raschera, addirittura capolavori.